Karma Poutine

giovedì 22 marzo 2012
Anche questa volta l' influenza ha avuto il mio scalpo.

C'è un detto irlandese (giusto per ribadire il fatto che mi sono saltato pure San Patrizio, vacca vigliacca.) che dice "Chi dorme con i cani si risveglia con le pulci": tenendo a mente ciò, in queste settimane forse avrei dovuto evitare il contatto con le mille persone infette da chissà quali orrende forme virali di peste, mi sarei volentieri privato di 5 giorni riassumibili in "Oddio adesso mando a chiamare il parroco, mi sa che ci siamo".

Nei miei deliri febbrili però mi sono trovato a riflettere, mapensaunpo'.

Da un mese a questa parte sono in balìa degli sbalzi d' umore (ribadiamo, MAPENSAUNPO'!): giornate positive ricche di soddisfazioni e giornate infernali ricche di soddisfazioni. Sì perchè comunque vada, anche nelle giornate negative riesco a togliermi degli sfizi, come sfogare il nervoso o sollevare questioni, ma sono pur sempre giornate negative, aggiungiamo pure che ho una soglia molto bassa di attitudine positiva. Quindi il mondo non è stato mosso a pietà dalla mia situazione fisica, riversandomi addosso la sua carriola di solite minchiate e problemi gordiani apparentemente irrisolvibili.

In tutto questo inseriamoci i 38° di febbre e l' effetto "bottiglie rotte" in gola.
Che bella persona.

Sto iniziando a credere fortemente in un concetto personale di karma: fottendomene delle cose che qualche mese prima costituivano preoccupazione, impegno non sempre ripagato e pensiero, ho ritrovato una grande serenità interiore. In realtà non me ne fotto mai completamente, lascio aperto uno spiraglio, giusto per vedere se il mio karma funziona anche al contrario, nulla mi dà una delizia più sadica del vedere la distruzione degli ostacoli personali.

Ostacoli dei quali ora farei volentieri a meno, considerando che devo re-iniziare la mia vita, per l' ennesima volta. Yyyyyippie.
Affrontiamo ancora la scalata sociale alla ricerca del proprio posto a sedere, sperando non tanto nella comodità quanto nella disponibilità.

Nel caso sono sempre disposto a farmi assumere come demolitore di sogni di bambini, giusto per abituarli agli schiaffi morali della vita. Arrivo a pensare che la differenza principale tra me e un villain fumettistico sia sempre minore, forse servirebbe solo un incidente di laboratorio.

Beh, devo smerigliare un mobile. La deliziosa vita del disoccupato.


forza, tutti insieme ora.

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