VIVA RECCHIONI, CHE DIO LO BENEDICCHIONI

martedì 30 settembre 2014
Ci è voluto un po', ma sono tornato.

Più di una volta sono stato sfiorato dall'idea "Beh ma questo argomento potrei approfondirlo sul blog", ma poi la pigrizia ed il lavoro hanno deciso di usarmi violenza in un vicolo buio della mia città.

Cosa può essere successo allora di COSI' disgustoso da riattivare il circuito cinico-editoriale che ormai giaceva sopito come Smaug nella sua montagna?

Beh, bastano due parole: Roberto Recchioni.

Chi è questa persona il cui cognome dà luogo a facili ironie da baretto lercio? (non preoccupatevi, non farò battute da bagaglino su questa situazione, non sono ancora così disperato nel voler strappare un sorriso)

Prima di tutto Recchioni è un fumettista. Fu sceneggiatore e co-creatore dell'ottimo fumetto John Doe, prodotto dalla sempreverde mamma Bonelli, che lo portò sotto i riflettori della scena fumettistica italica.
John Doe fu un prodotto fresco, innovativo, e portò nel fumetto italiano un meraviglioso quanto fastidioso (in senso positivo) antieroe con storie fantastiche e temi molto scomodi per il fumetto italiano, noto per il suo "evisserotuttifeliciecontentigraziecavalieredallafulgidarmatura"-stile.

Un prodotto eccezionale, e lo dico senza nessuna ironia.

Qual è il problema quindi?

Beh, io devo premettere che ho sempre avuto un posto speciale nella mia scatoletta dell'odio per le persone che devono per forza "andare contro". Sono il primo a ritenere che bisogna ribellarsi a determinati dettami e che una sana polemica per smuovere gli animi è la forma più nobile di pensiero costruttivo.

Tuttavia esistono determinate persone che devono per forza "essere contro" o "distinguersi dalla massa".
Persone che a "potremmo mangiare tutti un bel piatto di pasta, ok?" rispondono con "la pasta è un alimento da deficienti, voglio il miglio decorticato".

Persone che a "Oh, alla fine puoi dire quello che vuoi ma  film come Ghostbusters o Ritorno al futuro sono entrati nell'olimpo del cinema " rispondono con "Mentre voi guardavate questi film di massa io guardavo la filmografia di Alfredo Svitaglandi, autore morto suicida a 16 anni perchè la madre ha sbagliato a comprare le kinder brioss di marca e non quelle ecosolidali ma che ci ha lasciato capolavori come Fenomenologia della Folaga o Appuntamento a Frosinone"

Più semplicemente, quelli che devono per forza urlare BIANCO perchè la maggior parte delle persone dice NERO

*coff coff* HIPSTER *coff coff*

Il problema è che Recchioni è proprio una di queste persone. Sin dal suo lavoro su John Doe, Recchioni si è posto con atteggiamento ostile verso la plebe. Una sorta di "tutto mi è dovuto, se ricevo i complimenti è giusto perchè il mio è un ottimo prodotto, se ricevo critiche siete una massa di bestie ignoranti e non vi meritate il mio operato"

Mi piace metterlo al confronto con Leo Ortolani. Due generi di scrittura TOTALMENTE diversi. Due personaggi che sono cresciuti un po' dal nulla e che sono arrivati sull'Olimpo dei Fumettisti, La differenza è che Ortolani continua ad essere quello dei fumetti stampati a casa, fotocopiati e distribuiti in quel di pavia tra amici e parenti, mentre Recchioni ha acuito ancora di più la sua spocchia nei confronti del mercato fumettistico e del lettore medio.

Che è un po' come se il maiale al trogolo si lamentasse perchè non gli mettono il parmigiano sulla sbobba. Se non ti piace smetti di mangiare e preparatelo tu no?

Ma stiamo divagando. Questo è un cappello introduttivo dove spero di aver fatto capire a te, lettore che sbrodoli da non meglio precisati orifizi ora che sono tornato alla dattilografia, il personaggio in questione a grandi linee.

Che è successo recentemente?

Dylan Dog n° 337, ecco cosa.

Come già detto nella recensione del film io sono sempre stato un grande fan di Dylan Dog. Adoravo tutto: il setting, i personaggi, i pipponi retorici, le storie belle e le storie oscene.

Sarò sincero, Dylan Dog ha iniziato a stufarmi ben prima del numero 337. Semplicemente ritenevo che le storie avessero problemi di sceneggiatura, le storie oscene sorpassavano in numero quelle belle e molto semplicemente non avevo la forza economica per continuare a comprarlo dicendomi "è un momento, passerà".

Fu un addio sofferto, come il salutare un amico che parte. Però ero contento perchè comunque mi ha aiutato nella mia crescita fumettistica ed è stato una parte importante della mia vita.

E poi fu l'Era Recchioni.

Non so esattamente il perchè, ma ad un certo punto del 2013 fu affidato al Nostro il compito di "svecchiare" il personaggio di Dylan Dog.

Mh. Come fai a svecchiare un personaggio nato vecchio? alla fine Dylan Dog nasce, vive e sviluppa ogni storia nella londra anni '80/'90, dove tutto sembra cristallizzato in una meravigliosa sfera di orrore, con qualche piccolo occhiolino al passato o al futuro. Il concetto stesso del personaggio è molto anni '80, dove l'Eroe Figone Imbattibile Pieno di Patonza faceva posto all'Antieroe Sfigatino Wow Much Innovazione So Maledetto.

MA E' FACILE! DACCI UN PICCI' ED UNO SMARSFON CHE CI HA SU UNA COPIA DI SIRI CHE POI NON E' SIRI PERCHE' SENNO CI AMMAZZANO CON IL COPIRAIS!

MANDA VIA UN PERSONAGGIO CHE NON PIACEVA A NESSUNO, L'ISPETTORE BLOCH! CHE CAZZO NE SANNO I LETTORI CHE DICONO ESSERE UN PERSONAGGIO FONDAMENTALE NELLA VITA DEL PROTAGONISTA?

CATTIVI JAMESBONDIANI/SHAKESPEARIANI? FOTTETEVI TUTTI, METTIAMO UN CATTIVO A CAPO DI UNA CORPORAZIONE MULTINAZIONALE *OCCHIOLINO OCCHIOLINO SIAMO COSI' 1% OCCUPY UOLL STREET!*

Pardon? a me questo non sembra uno svecchiamento, a me sembra montare il motore di un 747 ad un uomo dentro un polmone d'acciaio: per quanto possa sembrare divertente sappiamo benissimo che finirà male.

"ma tu non puoi parlare, hai abbandonato la serie tempo fa, non sei un vero fUn!!!1!!1"

Che è come dire "se vedo una persona con cui non parlo da tempo che viene menata per strada tiro avanti, tanto avrà altri amici che hanno la precedenza sul salvarlo"

In tutto questo, metteteci il personaggio che abbiamo descritto prima. Alla minima critica, nessuno capisce un cazzo. Qua stiamo facendo il futuro del fumetto italiano!

Beh, bel futuro di merda a mio modesto parere. Dell'approvazione di Sclavi non me ne fotte un cazzo, la tua creatura hai deciso di donarla ai tuoi lettori, ergo è loro diritto incazzarsi se ci fai qualcosa che non piace.

La soluzione migliore secondo me? staccare la spina. Il personaggio ha davvero segnato un'epoca, ma quell'epoca sembra giunta alla fine. Era giusto lasciarlo andare in gloria, non mungerlo finché ce n'è.

Oh sì, mungerlo, perché adesso Recchioni ha venduto i diritti alla Rai, ergo benvenuti sceneggiati/cartoni/merchandising scorreggione.

E non venite a parlarmi di "Dylan Dog Old Boy" (nuova versione del Maxi dove verranno scritte storie ambientate nell'epoca Pre-Rinnovo), perché se permettete mi puzza di ciuccio messo in bocca al bambino che grida.

Solo che questo bambino ha 26 anni, 15 dei quali passati a leggere ed amare Dylan Dog. Quello vero.

Alla lunga il mio pensiero sarà sempre di più quello in minoranza, ci si farà l'abitudine, si dirà "beh però alla fine le storie non sono male" o "beh un bel rinnovamento ci stava".

E allora tutti avremmo dato ragione alla persona che ci ha sempre schifato e trattato come inferiori.

Ne vale davvero la pena?


P.S.: Non ho citato quella volta in cui Recchioni prese le difese del giornalista che scrisse l'articolo sullo stupro di Christy Mack in salsa Benny Hill Show, vi invito a leggerlo e farvi un' opinione. Persino io ritengo che su determinate cose è giusto scherzare e su altre no, pensa un po'.

P.P.S.: non ho messo tanti link buffi come al solito ma abbiate pazienza, sono appena tornato.




Enrico la Talpa, Scrittore e voce di una generazione.














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