Storia di un Inguaribile caso cinico. - Un mini manuale dagli 0 ai 6 anni.

martedì 21 febbraio 2012
Essere cinici è un' arte.

Non si diventa cinici dall' oggi al domani.

Personalmente ho affilato il mio lato cinico per ANNI. Non sono perfetto, purtroppo ancora mi interesso di determinate cose, però credo di aver raggiunto il giusto equilibro tra socialità e misantropia. Troppo cinismo provoca effetti indesiderati, come l' ostracizzazione e in alcuni casi qualche lieve condanna penale.

Su esplicita richiesta della mia carissima amica Elena, la quale smania per diventare cinica (sono tanto orgoglioso, come un padre che porta il figlio a puttane per la prima volta e quest' ultimo si rifiuta di pagarle, pestandole), vorrei condividere dei piccoli segreti per diventare, con pochissimi e semplicissimi passi, delle persone orribili che nessuno vorrà avere intorno.

un meraviglioso traguardo della vita, che credo faccia anche curriculum.

Discostiamoci dall' ideale cinico del buon Diogene, per pasteggiare abbondantemente come giornalisti ad Avetrana sul significato più moderno del termine. O perlomeno sull' accezione che il Vostro Affezionato dà del cinismo.

Beh ma partiamo dalle fondamenta: il BASILARE step della Vostra nuova vita da cinici è...

(rullo di tamburi)

(altro rullo di tamburi)

(busta in stile Sanremo)

fottersene.

Oh sì, fottersene. E' davvero così semplice. Che meraviglia.

Il vero cinico se ne fotte. Anzi, per essere pienamente corretti,  al vero cinico non interessa. Non interessa il Giusto, sbagliato, socialmente accettabile, politically correct, blasfemo, decoroso, ignobile, pertinente.... sono una serie di aggettivi totalmente inefficaci. Il vero cinico dice quello che pensa, a prescindere dal fatto che la cosa possa essere accettata o meno. 
Il cinico è in pace con il proprio Io, anche dopo una battuta a base di bambini morti possibilimente di diverse etnie e di suore dai costumi poco consoni alla tonaca.

Ma non è così facile come sembra. Il cinico non è una bestia. Il cinico non si dà alla becera ignoranza. La cultura del cinico è un punto-cardine. E' per questo che ribadisco che il cinismo non è moneta per tutti. Serve la base culturale per poter essere dei veri cinici.

Il Cinismo va centellinato, come un buon whisky. La vera classe sta nel saper gestire il lato oscuro con maestria e superba educazione.

Vedetela come un Dr. Jekyll che porta mr. Hyde al guinzaglio: libero, ma con dei limiti.

Per quanto riguarda la gestione delle emozioni, il Vostro può dirvi con certezza di essere la persona meno adatta a dare lezioni, in quanto non riesco ad associare la giusta emozione al momento esatto (è vero, ho dei testimoni.). Posso solo dirvi che il cinico si incazza, a volte sbraita ovviamente (personalmente sbraito più del dovuto, ma andatevene a fanculo, io sono salito in cattedra, quindi quel che dico io è legge.), ma dovrebbe sempre mantenere la compostezza e la superiorità.

Come fare? e qui entrano in gioco le migliori armi che un cinico possa avere: SARCASMO e IRONIA.

Fidatevi, nessuna e dico NESSUNA sensazione è più dolce e soddisfacente del rispondere con sarcasmo ad una persona che tenta di darvi contro in qualsiasi maniera.

MEGLIO. DEL. SESSO.

 Anche il sarcasmo è un' arte sottilissima, che va affinata negli anni, e per questo consiglio grandissime iniezioni di Stand Up Comedy americana e inglese. Una panacea per tutti i mali. Mi ringrazierete. E capirete soprattutto perchè io abbia rifiutato la concezione di Dio Uno e Trino per concedermi totalmente a Bill Hicks.

Altra caratteristica essenziale è una sana dose di egoismo. Non eccessivo, non vogliamo passare per le Attention Whore di turno, però pensare al proprio giardino non fa male, ogni tanto. Un po' più di ogni tanto, concedetemi.

L' ultimo consiglio che posso elargire è l' esperienza. Bisogna prima diventare carne da cannone per provare il vero gusto dell' essere colonnelli, dopo.

Le esperienze negative sono un gran tesoro per il cinico. Dove gli altri vedono disgrazia, voi vedrete opportunità.

Una frase da fottuti link mielosi di Facebook, ma le esperienze negative formano il carattere. Dio se lo formano. E parlo per esperienza, fidatevi.

(bleargh, la frase di prima suonava davvero da link con Vin Diesel, chiedo scusa a tutti.)

In sostanza, il mondo ha bisogno di noi. Senza di noi la gente penserebbe di essere sempre nel giusto. Siamo paragonabili a quelle persone che durante i primi anni dopo Cristo su esplicita richiesta del Generale che tornava vittorioso dovevano insultarlo, per mantenerlo umile e con i piedi per terra. Siamo gli spazzini cerebrali della morchia che affligge il genere umano.

Siamo l' amaro schifoso offerto dalla casa a fine pasto: sì facciamo schifo, ma lo facciamo gratis. E fidati che ti facciamo digerire. O tirar su tutta la cena. In un caso o nell' altro noi il nostro dovere l' abbiamo fatto, che ti piaccia o meno.

Alla fine siamo davvero adorabili, noi cinici.




Platone e il suo apprezzamento per il mio post filosofico


0 commenti:

Posta un commento